Le produzioni della compagnia
La ricerca di nuovi linguaggi di comunicazione e lo sviluppo di tre concetti cardine – relazione, instabilità, esposizione – sono alla base di ogni nostro processo creativo. Convinti che il teatro sia uno dei pochi luoghi in cui è ancora possibile aprire la strada a punti di vista critici e non convenzionali in grado di minare le logiche comuni, creiamo “spettacoli – mondo” che, a partire dall'annullamento della separazione spazio scenico - platea, includono lo spettatore in un'esperienza che oscilla tra il riconoscibile e l'inaspettato.
Attraverso un linguaggio di volta in volta specifico che incarna “segni” di sogno, giochiamo tra instabilità e perturbante nel tentativo di aprire nuove visioni che generino risposte personali.
Miss Bartleby. Non è tempo di essere.
da Bartleby lo scrivano di Herman Melville
testo e regia Marco Maria Linzi
produzione Teatro della Contraddizione, MTM Teatro, LAC Lugano Arte e Cultura
Nel racconto di Melville, lo scrivano Bartleby viene assunto in un ufficio legale di Wall Street e, fin da subito, inizia a comportarsi in modo singolare: copia documenti giorno e notte, ma a qualsiasi altro compito richiesto oppone la pacata risposta “preferirei di no”.
Un atteggiamento difficile da collocare in quanto tra il suo “preferire” e il suo “no” vi è un abisso che spinge alla scoperta del suo (e del nostro) mistero.
Quella di Bartleby è una carica interrogativa che esplode in ogni tempo, per questo motivo il suo mistero non è confinato nella società di Melville dove il potere, incarnato da un avvocato di Wall Street, si muove combattuto tra i doveri del capitalismo nascente e il tentativo di conservare la propria umanità.
Miss Bartleby mette in gioco questa carica eversiva con diversi modi di concepire il potere, proiettandolo addirittura nel futuro. Ogni nuovo essere umano che compare sulla terra, prima o poi, deve fare i conti con l’inafferrabile Bartleby. Anche se non lo sa.
Centinaia di critici lo hanno inseguito, invano, perché ogni bivio della storia ha il suo Bartleby, pronto a mettersi sui binari e a chiederci se è questa la realtà che vorremmo vivere.
«Il mio teatro si muove tra concetto e allucinazione e ho sempre paura di cadere in uno solo di questi elementi. […] mi sono assunto la responsabilità di esplicitare il mistero; […] per capire cosa ci fosse dopo, quale nuova contraddizione si aprisse, una volta risolto l’enigma». – Marco Maria Linzi
Miss Bartleby 1|2. Quello che sarei se fossi veramente io. ANTEPRIMA
Weiss Weiss. L'essere del non essere. Sulla sparizione di Robert Walser
Lo scrittore Robert Walser viene ritrovato morto il giorno di Natale del 1956, dopo una passeggiata nella neve. Da 23 anni si era volontariamente rinchiuso nella Clinica psichiatrica cantonale di Herisau decidendo di non scrivere più per mettere in pratica il proposito «di scomparire il più discretamente possibile».
"È il percorso di sparizione di Walser che corre insieme alla mia tentazione all'oblio, un percorso che nasce lontano, dal Castello di Kafka e dagli ostacoli che il protagonista, K, incontra nella sua corsa per cercare di essere con gli altri, allineato con il mondo senza perdere la propria essenza e natura. K diventa così Jakob che a sua volta è Robert Walser. Walser, come K, è un ottimista che continua a fallire nel suo intento, o perdendo se stesso, o rifiutato dal mondo" MM. Linzi
"Uno spettacolo bellissimo, una vera esperienza, che come solo il grande teatro sa fare, parla di noi, della nostra inadeguatezza nel mondo e nel tempo in cui viviamo, senza arrogarsi il diritto di dare delle risposte, ma ponendo delle domande." Mari Alberione - Duels
Lo spettacolo ha partecipato al Festival Il giardino delle Esperidi, giugno 2020
The White Negro
testo e regia di Marco Maria Linzi - produzione TDC
The White Negro è uno spettacolo che nasce da tre testi storici del teatro moderno, figli l’uno dell’altro: L’Opera del Mendicante di Gay, del '700 inglese, da cui la riscrittura Novecentesca, L’Opera da tre soldi di Brecht, e l’ultima, il Die Bettleroper, una riscrittura da “birreria” di Fassbinder del 1969, mai rappresentata in Italia, né tradotta.
“ll cuore deflagrante di questo allestimento è intimamente politico e potente, arrabbiato, veemente nella sua capacità di disvelamento attraverso la satira sociale, affidata a non poche interpretazioni di qualità ma, in fondo, ad una collettività scenica che sa squarciare il velo dell’ipocrisia, trovando nella breve video storia della schiavitù del secondo atto alcune vette di ironia geniali. (...) Un tipo di teatro che viene proposto e praticato solo in questo spazio a Milano, e in realtà potremmo dire che è una cifra unica e irrintracciabile, anche cercando altrove” Renzo Francabandera, PAC
Café Berlin
testo e regia di Marco Maria Linzi - produzione TDC e Teatro dell'Elfo 2016/2017
Teatro Elfo Puccini Aprile - maggio 2017
Ravenna Teatro, Cisim, Lido Adriano (RA) - maggio 2017
Siamo a Berlino, tra la Repubblica di Weimar e l’avvento del nazismo, in quei cafè dove la decadenza si aggrappa alle pareti e la musica zoppica a ritmo del disagio che si mastica e della diversità che si beve, abitati da personaggi che oscillano tra essere qui ed essere altrove, tra essere nella propria Prigione/Rifugio e nel Bordello/Desiderio. Su tutto incombe una voce narrante, tra profeta illuminato e poeta visionario: Kurt Tucholski, voce culturale della repubblica di Weimar, traccia del percorso di questo spettacolo, figura emblematica di quel tempo e anche del nostro, simbolo dell'utopia dell'arte, di quella che prova ad essere utile. “Uno che ha fallito, ma con gusto”.
“Un viaggio alla scoperta di un mondo complesso, inquieto, senza riconciliazione. Pronto a perdersi in un ghigno beffardo. Un attimo prima del baratro” Diego Vincenti, Il Giorno
“Café Berlin rimane un lavoro necessario per l’oggi. Un lavoro profondamente politico e quindi teatrale.” Marco Mingazzini, Altrementi
“Marco Maria Linzi sorprende gli spettatori presentando un teatro in contraddizione e in controtendenza, una linea di ricerca coerente con il suo percorso artistico che lo vede impegnato in un teatro di respiro europeo.” Angela Villa, Dramma.it
La Variabile K, un delirio di Marco Maria Linzi
da Il Castello di Franz Kafka – regia di Marco Maria Linzi – Stagione Sperimentale 2013 e 2014
Die Privilegierten - La città ideale
testo e regia di Marco Maria Linzi Lo spettacolo ha vinto il Premio Milano per il Teatro 2009 come miglior spettacolo prodotto a Milano e come miglior regia di uno spettacolo prodotto a Milano. Ripreso nel 2011.
"Die Privilegierten rimane fra le cose più belle viste da (molto) tempo a questa parte. Non solo a Milano. (...) Teatro di pura interazione che non sarebbe da svelare se non fosse che smuove fino alle lacrime. Per intensità, talento, coraggio."
Diego Vincenti, Rinascita
Traum - Naturalia & Artificialia
testo e regia di Marco Maria linzi – Stagione Sperimentale Europea Febbraio 2011
Breughellandia Ray Ispirato a "La Ballata del Gran Macabro" di Michel De Ghelderode
testo e regia di Marco Maria Linzi, Sabrina Faroldi, Micaela Brignone debutto Teatro della Contraddizione - Stagione Sperimentale Europea, Milano 2007- prodotto da TDC
Ballata del Dio Miseria - Documentario Teatrale di Marco Maria Linzi e Sabrina Faroldi
regia Marco Maria Linzi debutto Teatro della Contraddizione - Stagione Sperimentale Europea, Milano 2006 - prodotto da TDC
L’infima commedia tratto da Federico Garcia Lorca
progetto di Micaela Brignone con la collaborazione di Marco Maria Linzi regia Micaela Brignone debutto Teatro della Contraddizione - Stagione Sperimentale Europea, Milano 2005 - prodotto da TDC
The Jew of Malta di Christopher Marlowe
regia Marco Maria Linzi e Julio Maria Martino debutto Teatro della Contraddizione - Stagione Sperimentale Europea, Milano 2005 - prodotto da TDC e Hit & Run Theatre. Lo spettacolo ha partecipato al Fringe Festival di Edimburgo 2005
Le Foreste di Arden - Una tragedia sospesa sulla commedia - di Kyd, Webster, Linzi, Ford, Marston
regia Marco Maria Linzi - debutto Teatro della Contraddizione, Milano 2004 - prodotto da TDC - Lo spettacolo ha inaugurato la Stagione Sperimentale Europea 2004.
Allemonde '67 - Tragedia ipnotica - Un sogno su Maurice Maeterlinck di Marco Maria Linzi
regia Marco Maria Linzi - debutto Teatro della Contraddizione - Stagione Sperimentale Europea, Milano 2002 - prodotto da TDC - ripreso Teatro della Contraddizione - Stagione Sperimentale Europea, Milano 2003.
Wop! Gli italiani in America
progetto di Teatro della Contraddizione in collaborazione con Artcore Theatre di Manchester - regia Marco Maria Linzi, Julio Maria Martino, Micaela Brignone - debutto Teatro della Contraddizione - Stagione Sperimentale Europea, Milano 2002 - prodotto da TDC
Pirandello (Se vi pare) di FaroldiPirandelloLinzi
regia Marco Maria Linzi - debutto Teatro della Contraddizione, Milano 2001 - prodotto da TDC - Lo spettacolo ha inaugurato la Stagione Sperimentale Europea 2001.
King Edward the Second da C. Marlowe
regia Marco Maria Linzi - selezionato Per il Festival di Chieri (To) promosso dal Teatro Stabile di Torino, Regione Piemonte, Assessorato Risorse Naturali e Culturali Provincia di Torino e Comune di Chieri; 1998.- ripreso a Milano per la Stagione Sperimentale Europea 2000, con il patrocinio del Comune di Milano - prodotto da TDC
Elisabetta e Limone di J. R. Wilcock
regia Marco Maria Linzi - prodotto da TDC - selezionato Per Teatropolis, II Festival Internazionale delle Arti Teatrali, Moncalieri 1999
Il Giardino delle Anime da “Il giardino dei ciliegi” di A. Cechov
regia Marco Maria Linzi - debutto Teatro Comunale di Alessandria; 1998. - prodotto da Teatro Comunale di Alessandria in collaborazione con TDC
La Gazzetta opera buffa in due atti di G.Palomba e L.Tottola, musica di G:Rossini
Regia Marco Maria Linzi - maestro concertatore e direttore d’orchestra Bruno Dal Bon - debutto Teatro Sociale di Como, 1996 - prodotto da Teatro Sociale di Como in collaborazione con TDC
Don Giovanni, el burlador de Sevilla di Tirso De Molina
Regia Marco Maria Linzi - prodotto da TDC in collaborazione con Comune di Milano, Centro Culturale Spagnolo Istituto Cervantes di Milano - selezionato per il Festival Opera Prima, Martino Ferrari, II ed.organizzato dalla Regione Venetoin collaborazione con il Comune e la Provincia di Rovigo e Arte Ven Circuito Regionale Teatrale Veneto. Rovigo, 1995.
La Ballata del Gran Macabro di M. de Ghelderode
Regia Marco Maria Linzi - prodotto da TDC in collaborazione con Comune di Milano, CDZ 15 - Selezionato per la Rassegna Immagini dal sottosuolo organizzata da Metropolis in collaborazione con il Comune di Milano/Settore Cultura e Spettacolo Milano, 1994
La Diavolessa, Opera buffa di B.Galuppi su libretto di C.Goldoni
Regia Marco Maria Linzi - maestro concertatore e direttore d’orchestra Corrado Rovaris - debutto Giardini comunali di Villa Olmo di Como, 1994 - ripresa Teatro Lauro Rossi di Macerata, Teatro Feronia di S.Severino Marche, piazza S.Antonio di Cremona, Officina Generale ATM di Milano, 1994. - prodotto da As.Li.Co in collaborazione con Teatro alla Scala di Milano
La smerigliatrice di G. Sansone
regia Gaetano Sansone - debutto Teatro Ringhiera di Milano 1994 - prodotto da TDC in collaborazione con Comune di Milano.
Danton, la mort di G. Büchner
Regia Marco Maria Linzi - prodotto da TDC in collaborazione con Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano Comune di Milano - Selezionato per la Rassegna Immagini dal sottosuolo organizzata da Metropolis in collaborazione con il Comune di Milano Settore Cultura e Spettacolo, Milano 1993.
Produzioni video
Danton, la mort di Andrea Lanza e Marco Maria Linzi
progetto Andrea Lanza/Marco Maria Linzi - prodotto da TDC in collaborazione con Audiovideo “La Vetraia”, Milano Vincitore del primo premio al Concorso Internazionale TTVV di Riccione/sezione Italia, XX ed., Riccione 1994 segnalato dalla Commissione della Biennale dei Giovani Artisti dei Paesi dell’Europa del Mediterraneo come migliore riduzione teatrale, Lisbona 1994; selezionato per la rassegna Incontri con il Cinema dell’Europa Centro-Orientale, VI ed./ Immagini, viaggio in tre stazioni tra i segnali della comunicazione: Video - Corto - Documenti, e Sconfini organizzata dall’Alpe Adria Cinema di Trieste, Trieste 1994; ospitato nella rassegna Mondo Poesia, Mondo Giovani, Piccolo Teatro, Milano 1994;