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Cianciana

Orario: 20:45 - Ingresso: 15,00 €

Cianciana

9, 10, 11, 12 Maggio - ore 20,45

Icdun Teatro
Cianciana

Di e con Angelo Abela, Rita Abela, Eugenio Vaccaro
Drammaturgia Milena Viscardi
Testi Tommaso Di Dio, Milena Viscardi
Disegno luci Angelo Abela
Ideazione Sebastiano Di Guardo

La domanda non è perché partire La domanda è perché restare

Raccontiamo di povertà, di arretratezza, di mafia, di emigrazione, di esilio, ma questa volta lo facciamo partendo da noi, dalle cose più piccole e sperdute tra le pietre dell’entroterra. Lo facciamo raccontando di un paese, Cianciana, mai raggiunto dalle lotte contadine, dai forti sconvolgimenti del progresso, dalle logiche di potere della criminalità organizzata. Cianciana è lo scoprire che, dopo più di mezzo secolo, il nostro partire, lasciare la casa per abbracciare il moderno, ha le stesse rotte e lo stesso pericolo che avevano per i nostri nonni.

In un punto indefinito del passato, tre contadini vivono la fatica di spaccare la terra infertile, animati da una gioia di vita che si sfuoca con la rabbia, quando improvvisamente vengono assaliti dal dubbio di potere. Poter riprendersi la terra, poter mettere a tacere baroni e campieri, poter scrivere di proprio pugno la propria storia. In un punto indefinito del presente, Giuseppe, un ragazzo di Cianciana, si trascina ai limiti dell’emarginazione: la sua generazione non ha conosciuto gli entusiasmi delle lotte contadine, i giorni sono uguali uno all’altro, ma la fame e la rabbia sono sempre le stesse. Giuseppe rapisce un ricco figlio di possidente, compie un crimine senza avere il volto del criminale. In un punto indefinito del futuro tre cittadini, individualità disperse, vagano alla ricerca delle proprie radici per combatterle, per negarle e poi riamarle. Cianciana è una composizione di testimonianze dal sapore frammentario, polifonico, trasversale. Ispirato a Terra di rapina di G. Saladino, trae spunto da molteplici altri nuclei: dai testi burocratici della Legge Gullo agli articoli di giornale degli anni ’40, dalle poesie di Ignazio Buttitta alle canzoni popolari di Rosa Balistreri, dalle testimonianze degli anziani dell’entroterra agrigentino ai frammenti dei poeti arabi di Sicilia. Su tutto questo materiale lo sforzo di rendere poesia ciò che è documento e trasformare in immagine e azione teatrale ciò che è lirica.

9 ,10, 11, 12 Maggio - ore 20,45
ingresso €15 – ridotto €12

Prenotazione consigliata, i posti sono limitati

Per accedere agli spettacoli è necessaria la tessera associativa (gratuita); da richiedere entro il giorno prima dell'evento al seguente link: www.tesseramentocontraddizione.it

Info e prenotazioni: 025462155 – prenotazioni@teatrodellacontraddizione.it

Con il contributo del Comune di Milano.

Teatro della Contraddizione via della braida n.6, 20122 Milano - MM3 Porta Romana