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Con tanto amore, Mario.

Orario: 20:45 - Ingresso: 15,00 €

con tanto amore mario

AstorriTintinelli Teatro

presenta

Con tanto amore, Mario.

di e con Paola Tintinelli


Parole non ne ho più, prendo quelle già usate.

Una finestra, al 137, appartamento 7, primo piano, porta a sinistra…la mia…

la storia? ...una storia, …1000 storie,…la mia storia

l’anticamera della morte, davanti ad una porta automatica

si aprirà?

Fra un po’.

Sei pronto?

Mai!

Qui con i mille oggetti che non servono a nulla…e neanch’io

sono oggetti…e anch’io…” (P.T.)


Mario è un personaggio che mi accompagna da molti anni,

Mario è un nome comune per un uomo comune,
Mario è un ex postino senza età.
E’ uno spettacolo muto e in bianco e nero.

Il titolo richiama una canzone di Mario Abbate, utilizzata nello spettacolo insieme alla canzone Mario di Enzo Jannacci (di cui amo la poesia), l’audio di una radio che trasmette le “previsioni del tempo” e un disco di cui ascolta sempre la stessa canzone.

Il luogo è una stanza o un angolo di una strada, …un armadietto…
In fondo non lo definirei spettacolo…

“…è come un block notes…sono annotazioni di problemi brucianti, di idee, scoperte, invenzioni, progetti, concezioni, partiture, materiali, attività parallele…
lettere, giornali, calendari, indirizzi, date, mappe di viaggio, incontri…niente….
Poi c’è l’uomo… un corpo umano… un fragile e poetico imballaggio dello scheletro della morte e della speranza di durare fino al giudizio universale…
non pronuncia una parola, muto e vuoto come una tomba, rende pubblico ciò che nella vita dell’individuo c’è di più segreto che contiene in sé un valore supremo che al mondo può apparire ridicolo, piccolo, una miseria.
L’arte trae quella miseria alla luce del giorno.
che cresca e governi…” (T. Kantor)

“…sollevare, spostare, spingere, ascoltare, giocare, mangiare, guardare, gettare, raccogliere, stare. Una serie di gesti feriali ed evanescenti che, (…), assumono la forza dell’oggettività, finanche dell’universalità: nella sperduta espressività del personaggio … risuonano un essere soli al mondo e un senso di orfananza che rendono chi guarda l’unico e il primo spettatore. Scevra da ogni deriva sbrigativamente nichilista, una figura muta e malinconica in pantaloni da uomo, camicia chiara, bretelle e cravatta allestisce e abita con mal dissimulata goffaggine una scena-casa-ufficio, incarnando e rilanciando la dialettica fra diverse polarità: maschile e femminile (come non pensare all’androgina Claude Cahun), costruzione e distruzione, ordine e disordine, ilarità e mestizia. Con esibita noncuranza, (…), passa «dal dramma-della-vita al dramma-nella-vita».” (da Hystrio, M. Pascarella)

È stato fatto in piccoli teatri tra Toscana, Emilia e Campania, all’università occupata di Bologna, in un garage a Sesto, in una osteria a Roma, in una cascina a Stradella, in un cortile a Framura, in un laboratorio a La Spezia, in tre locali a Milano, per strada…

La mia gratitudine e riconoscenza ai miei ex colleghi postini che hanno resistito a 40 anni di marciapiede.

dal 17 al 20 marzo - ore 20,45

Ingresso €15 - Ridotto €12

I posti sono limitati.
>>Prenotazione obbligatoria.


TESSERA: Per accedere agli spettacoli è necessario avere la tessera associativa del Teatro della Contraddizione. La tessera è gratuita e va richiesta almeno 24 ore prima dell'evento cui si vuole partecipare.

Per richiedere la tessera: http://www.tesseramentocontraddizione.it

GREEN PASS: Fino al 31 marzo 2022 per accedere agli spettacoli è necessario il "super Green pass", il certificato verde rafforzato, o un'idonea certificazione medica. 

Durante la permanenza in Teatro e per tutta la durata dello spettacolo sarà necessario indossare correttamente, su naso e bocca, la mascherina FFP2. È vietato l'uso di mascherine chirurgiche o di comunità. 


info e prenotazioni: 025462155 - prenotazioni@teatrodellacontraddizione.it